Prevenire è meglio che curare!

Prevenire è meglio che curare

Quante volte hai sentito questa frase? E quante volte hai davvero messo in pratica ciò che esprime?

Viviamo in un’epoca storica dove tutto viaggia talmente tanto veloce che non abbiamo tempo neanche di pensare a noi stessi. Siamo sempre troppo occupati a gestire il lavoro, la famiglia, la casa, le questioni economiche, mantenere viva la nostra vita sociale e sui social…e la salute?! Alla tua salute quando ci pensi?

La via più semplice

C’è talmente tanto a cui pensare ogni giorno che prendersi cura di se stessi passa in secondo piano, si da sempre per scontato che il nostro corpo e la nostra mente stiano bene. A volte siamo stanchi, abbiamo male alla testa, qualche fastidio alla cervicale, un po’ di reflusso, difficoltà ad andare in bagno, ecc… “Sì, ma sono cose che oramai almeno tutti hanno, basta una pastiglia e il problema è risolto.” Vero, ma per quanto tempo? Sai che così facendo stai solo attenuando il sintomo e rischi di spingere il tuo corpo un po’ oltre la soglia? Ti sei mai fermato ad ascoltarti, ad ascoltare le vere esigente del tuo organismo?

Portare ascolto a se stessi quando il mondo là fuori sta urlano mi rendo conto che non sia semplicissimo, la via più semplice è continuare a svolgere ciò che si sta facendo e in caso di malessere assumere un farmaco. ALT: non c’è nulla di sbagliato nei farmaci, anzi, grazie alla scienza ogni giorno milioni di vite si salvano! Il punto è che per comodità, per fare prima, per non pensare, rischiamo di assumere più farmaci rispetto a quello che effettivamente ci serve allontanandoci sempre più dall’ascolto delle richieste del nostro organismo.

La salute

Prima di comprendere come mantenere il proprio stato di salute dobbiamo conoscere il significato della parola salute. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la salute è “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. La frase è autorevole, fluida e difficile da contraddire, ma chi è che effettivamente ha raggiunto “uno stato di TOTALE benessere”? Non credo che la salute debba essere considerata come un’entità fissata una volta per tutte, ma essa cambia da persona a persona e in base alle circostanze. La salute viene definita dalla persona stessa in base alle sue esigenze funzionali, per questo motivo trovare il tempo per portare ascolto a ste stessi è di rilevante importanza.

Portare ascolto

Per acquisire conoscenza di ciò che ci circonda (il mondo esterno), avremo bisogno di utilizzare le nostre facoltà sensoriali servendoci dei cinque sensi. Invece per acquisire conoscenza del sé dovremmo imparare a non utilizzare gli organi di senso, ma fare affidamento alla funzionalità dei recettori interni del nostro corpo imparando ad ascoltare le percezioni cinestetiche viscerali e vestibolari.

Fermare l’attività degli organi di senso ci aiuta a ridurre progressivamente gli stimoli sensoriali che dal mondo esterno raggiungono e stimolano le aree cerebrali primarie della neo-corteccia cerebrale:

  • visiva
  • olfattiva
  • gustativa
  • tattile

(ad eccezione di quella uditiva, in quanto l’ascolto di particolari suoni o la voce di una guida per la meditazione può essere di aiuto per l’ascolto interno)

Così facendo le aree sensoriali primarie del cervello cominciano a diventare tranquille e “silenziose”. Da un lato cominciamo a distaccarci dagli stimoli sensoriali esterni e dall’altro attiviamo e rinforziamo il sistema sensoriale interno che continua ad inviare messaggi alla corteccia-sensoriale in modo sistematico. A causa della diminuzione degli stimoli anche le aree sensoriali primarie del cervello cominciano a farsi quiete. Si avrà sempre più coscienza della nostra esistenza, del nostro sé in quanto corpo fisico.

In questo modo abbiamo iniziato a ridurre:

  • il flusso discendente degli impulsi nervosi che dalla corteccia motoria si dirige ai vari organi motori e alla periferia
  • gli stimoli sensoriali che provengono dai vari oggetti esterni al corpo.

Cambiando la sorgente degli stimoli possiamo ridurre significativamente sia l’attività nervosa dei nervi cranio-sacrali sia quella dei nervi spinali aumentando così il livello di consapevolezza propriocettiva!

Prevenzione

Abbiamo visto che portare ascolto a se stessi permette di essere consapevoli del nostro corpo fisico e di percepire se qualcosa non va, ma quali sono i mezzi per imparare ad ascoltarci dall’interno? Lo Yoga e la meditazione sono gli strumenti più efficaci in quanto sono pratiche adatte a tutti. Come in tutte le cose bisogna essere costanti e lasciare che il tempo faccia il suo corso.

Esistono però altri modi di fare prevenzione primaria (esami e visite mediche si riferiscono alla prevenzione secondaria) senza per forza dover portare attenzione a se stessi:

e tutto quello che ti permette di percepire benessere!

E tu quale strumento di prevenzione utilizzi per rimanere in salute?

 

Ingrid